domenica 13 luglio 2014

CONTORNI - Caponata "come la faccio io"

Ecco una ricetta in grado di riunire tutta le verdure che avete in frigo. D'altro canto è luglio, e il periodo  di maturazione di pomodori, melanzane, peperoni e pannocchie è appena iniziato: io mi sento doppiamente fortunata, abitando accanto ad una donna che provvede al mio rifornimento quotidiano di cibo biologico, appena raccolto dall'orto.

Quella che leggete qui sotto non è, quindi, la versione originale della caponata, quanto piuttosto una mia rivisitazione in base agli ingredienti che avevo sottomano. Ho scelto di non aggiungere prodotti che non fossero biologici al 100%; spero possiate prendere spunto dal lavoro di tutta una giornata - ho passato un'intera notte a post-produrre le foto! -, modificando la ricetta come più ritenete giusto. 

Ingredienti per 4 persone:
  • una melanzana piuttosto grande;
  • una patata, anch'essa grande;
  • un peperone;
  • un pomodoro;
  • una cipolla rossa;
  • due spicchi d'aglio;
  • basilico;
  • una pannocchia (facoltativa);
  • olio e sale quanto basta.

Tempo necessario: 30 minuti per la preparazione + 30 di cottura in forno.

Procedimento:
  • "Metto" la patata all'interno di un pentolino dai bordi piuttosto alti, dopodiché copro d'acqua fredda; accendo il fornello. Raggiunto il bollore, conto 4 minuti: quindi tolgo dal fuoco. Ciò abbrevia il tempo di cottura in forno. Raffreddo sotto un getto di acqua corrente e sbuccio.
  • Taglio la melanzana, la patata e il peperone a cubetti, avendo cura di utilizzare una dimensione più o meno omogenea. Faccio questo non solo per garantire una doratura uniforme, quanto per stuzzicare i commensali sia da un punto di vista visivo - è bello avere dinanzi una portata curata - che gustativo. Se riesco - io oggi non sono riuscita, d'altro canto non c'erano uomini in casa - taglio la pannocchia a rondelle: altrimenti l'aggiungerò integra al composto.

  • Nell'acqua in cui ha bollito la mia patata, adesso a fornello spento, lascio cadere il pomodoro. L'operazione serve unicamente a staccare la "pelle" dalla polpa, così da poterla rimuovere senza fare troppi danni: basta un attimo di immersione, non voglio che cuocia. Con l'ausilio di un coltello mi aiuto nell'operazione di rimozione della buccia: in un primo momento passo il dorso del coltello (non la lama) su tutto il pomodoro, premendo appena; dopodiché tiro via con le dita le  "pellicine" che si sono staccate.
  • In una padella metto a soffriggere gli spicchi d'aglio - abbiate cura di rimuovere l'anima, prima di unire l'aglio alle vostre portate - con la cipolla tagliata grossolanamente a rondelle. Come già detto negli altri post, è importante unire gli ingredienti all'olio a freddo, poiché il nostro obiettivo è una doratura lenta e prolungata: versare l'aglio nell'olio già bollente rischierebbe di bruciarlo, anziché cuocerlo. 
  • Quando aglio e cipolla sono sufficientemente imbionditi, aggiungo il pomodoro preventivamente tagliato. Salo; se il sughetto dovesse risultare troppo acido - pericolo in cui si può incorrere sostituendo l'ortaggio con della passata, oppure con un pomodoro non sufficientemente maturo - posso aggiungere un cucchiaino di zucchero di canna. Lascio cuocere per un paio di minuti, non di più.
  • Unisco i cubetti di verdura, la pannocchia e il sughetto all'interno di una teglia. Mescolo bene, affinché tutti gli ingredienti siano sufficientemente unti. Aggiungo il basilico e mezzo bicchiere d'acqua - la quantità giusta dipende dall'altezza della vostra pirofila: deve coprire le verdure per un terzo -, dopodiché inforno a 200° per circa 30 minuti, senza ventilazione. La portata è pronta nel momento in cui l'acqua risulta essere completamente assorbita.

E il piatto può essere servito! Sono particolarmente contenta della riuscita di questa caponata: il sugo, preventivamente cotto, conferisce al contorno un bel sapore rotondo senza essere acido. E la pannocchia, arrostita tra melanzane e peperoni, è una chicca davvero interessante! Una volta cotta si sgrana facilmente, affinché ciascun commensale abbia quanto gli spetta. 

Buon appetito!


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